Si manifesta come un persistente o ricorrente ritardo, o assenza, dell’orgasmo dopo una normale fase di eccitazione sessuale nell’ambito di una attività sessuale che il clinico, tenendo conto dell’età del soggetto, giudica adeguata per localizzazione, intensità e durata. Per poter fare una diagnosi di questo tipo è inoltre fondamentale che questa anomalia causi notevole disagio o difficoltà interpersonali e che non sia meglio attribuibile ad un altro disturbo psicologico (come ad esempio la depressione), di natura fisica o conseguente all’utilizzo di medicinali o sostanze.
Si deve inoltre
Specificare il tipo:
– Tipo permanente
– Tipo acquisito
Specificare :
– Tipo generalizzato
– Tipo situazionale
Specificare :
– Dovuto a fattori psicologici
– Dovuto a fattori combinati
TIPOLOGIA DEL DISTURBO DELL’ORGASMO MASCHILE SECONDO APFELBAUM (2000).
ANORGASMIA MASTURBATORIA: l’uomo non è in grado di raggiungere l’orgasmo né nel coito né in masturbazione da solo; esso corrisponderebbe alla cosiddetta “aneiaculazione senza orgasmo” (Simonelli e Rossi, 1996) e non dovrebbe essere confusa con la “eiaculazione retrograda” (blocco dello sfintere vestibolare ed eiaculazione in vescica) e con l’orgasmo “aneiaculatorio” (fase esplulsiva eiaculatoria presente ma assenza della precedente fase di emissione).
ANORGASMIA CON ORIENTAMENTO AUTOSESSUALE: uomini che fondamentalmente preferiscono la masturbazione al rapporto con un partner (di qualunque sesso).
POSSIBILI TEORIE EZIOPATOGENETICHE DEL DISTURBO DELL’ORGASMO MASCHILE.
Comune a molti disturbi sessuali è una rigida educazione religiosa che genera senso di colpa circa la sessualità, soprattutto se praticata al di fuori di quei contesti che sono leciti anche per la fede.
Naturalmente lo stress, l’ansia, l’ansia da prestazione, la paura delle conseguenze (gravidanza) possono influire negativamente ed ingenerare il disturbo.
TRATTAMENTO DEI DISTURBO DELL’ORGASMO MASCHILE.
Il trattamento è direttamente deducibile dalla causa del disturbo; se l’uomo presenta una fobia di eiaculare in presenza della partner, come conseguenza di problemi di intimità con lei o di scarse esperienze sessuali o, eventualmente, per paura di poterla “sporcare”, tale aspetto può essere trattato fondamentalmente con pratiche di esposizione graduata, come quelle indicate dalla Kaplan, meglio se precedute da Focalizzazione Sensoriale.
Se alla base c’è invece il desiderio compulsivo di compiacere la partner tramite eiaculazione sulla base di varie motivazioni e credenze: fare bella figura, mostrare il proprio amore, permettere la nascita di figli, ecc., sono indicate tecniche di terapia del gioco, ristrutturazione cognitiva e ogni altro intervento volto a “deprestazionalizzare” e “definalizzare” il rapporto (ancora utile la FOCALIZZAZIONE SENSORIALE).