Tecnicamente si presenta come un ricorrente o persistente spasmo involontario della muscolatura del terzo esterno della vagina, che interferisce col rapporto sessuale, provocando notevole disagio o difficoltà interpersonali e la cui causa non è meglio attribuibile ad un disturbo psicologico diverso (come quello da Somatizzazione) e non è dovuto esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una condizione medica generale. Si rende poi necessario:
Specificare il tipo:
– Tipo permanente
– Tipo acquisito
Specificare :
– Tipo generalizzato
– Tipo situazionale
Specificare :
– Dovuto a fattori psicologici
– Dovuto a fattori combinati
IN PAROLE POVERE…
Al momento della penetrazione o, talvolta anche nei momenti “preparatori”, il tessuto del pavimento pelvico e della vagina subiscono delle contrazioni muscolari improvvise che rendono quindi doloroso l’atto, che nella maggior parte dei casi si interrompe prima della penetrazione stessa. In una situazione di normalità questa muscolatura è invece rilassata e la fase di eccitamento precedente permette la lubrificazione che agevola l’accoglimento del pene ed i successivi movimenti coitali.
Le specifiche che vengono indagate permettono di comprendere se il disturbo è sopraggiunto con uno specifico partner o se la donna che ne soffre non è mai riuscita ad avere rapporti sessuali, se accade soltanto in determinate circostanze, come luoghi o momenti specifici e se vi sono cause organiche concomitanti che possono essere rivelate solo da un’attenta indagine ginecologica che viene eseguita da un esperto del settore che avrà tutte le precauzioni affinché sia possibile condurre l’esame in maniera non dolorosa.
RIGUARDO ALLE CAUSE:
Come si vede si parla di Vaginismo dovuto a fattori psicologici o a fattori combinati per cui l’importanza del vissuto interiore della persona è imprescindibile dal disturbo stesso.
Le cause psicologiche sono molteplici e vanno indagate nella storia personale della donna e della coppia.
Spesso la causa sta nell’educazione familiare che, può essere stata travisata e mal compresa, o del tutto inadeguata o addirittura assente. È necessario dunque indagare i pensieri della persona al momento dell’atto, per riuscire ad intervenire su di essi.
Frequentemente le donne con vaginismo hanno un’irrazionale idea che una volta entrato, il pene non possa più uscire.
Poiché si instaura uno stato doloroso, i pensieri vengono assorbiti da esso e si perdono invece quelli che ne sono alla base. È quindi importante lavorare contemporaneamente su più fronti: pensieri, esperienze di sessualità individuali e con il partner, educazione sessuale, relazione di coppia.
TERAPIA DEL VAGINISMO
Il vaginismo viene trattato con successo grazie all’esposizione graduale in vivo, attraverso l’autoesplorazione con l’uso dello specchio, similmente alle donne anorgasmiche. Esistono diversi approcci ed ogni caso viene valutato singolarmente. È importante coinvolgere sempre il partner perché spesso, il problema della donna può mascherare completamente quello dell’uomo. Basti pensare alla responsabilità di appagare la propria compagna che a lungo ha lottato contro questo suo disturbo per avere normali rapporti. Lo stress che ne consegue può portare a spostare l’attenzione sulla prestazione maschile, con un successivo deterioramento della stessa.